Benvenuti in Puglia, benvenuti in Valle D’Itria.
Terra dalla bellezza suggestiva ed indimenticabile, dalle forti tradizioni e dalle mille innovazioni. Crocevia di Santi e pellegrini, ospita alcuni dei borghi più noti di tutto il Meridione, tra i quali anche Alberobello con i suoi famosi trulli, patrimonio Unesco.
E’ qui che sorge Villa San Martino, un luogo unico dove soggiornare per godere appieno della bellezza di questi luoghi, immersi in un’ambientazione elegante e raffinata e dove gustare le eccellenze enogastronomiche di una Terra fertile e generosa.
Se dunque state progettando un tour in Valle D’Itria, ecco cosa dovreste assolutamente includere nel vostro programma di viaggio.
Compresa tra le provincie di Bari, Brindisi e Taranto, è conosciuta anche come Valle dei Trulli; non a caso tra i suoi comuni più noti vi è Alberobello, insieme ad Ostuni, Locorotondo, Cisternino, Castellana Grotte, Martina Franca solo per citarne i più emblematici.
Terra dei famosissimi trulli, il suo centro storico, costituito unicamente da queste caratteristiche costruzioni di pietra a secco e calce viva bianca, è stato a ragione dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Ogni trullo – qui ce ne sono almeno 1000 – è sormontato da un tetto a forma conica in pietra a vista decorato con motivi simbolici come la luna, il sole, la croce e molti altri ancora.
Camminando tra i vicoli del vecchio centro, è possibile assaggiare la mitica focaccia e le altre specialità del posto ed immergersi completamente nell’atmosfera di questo paese unico al mondo.
A poca distanza da Alberobello, percorrendo strette strade fiancheggiate da vigneti, uliveti e muretti a secco, si giunge a Locorotondo, altro borgo tra i più belli d’Italia dalla caratteristica struttura circolare, come suggerisce il nome stesso.
Costruito alla sommità di un colle che sovrasta la Valle d’Itria, Locorotondo è anche famoso per le tipiche “cummerse”, casette dal caratteristico tetto spiovente.
Da provare l’ottimo vino bianco DOC locale.
Ancora qualche chilometro e si giunge a Martina Franca. La città è un trionfo della storia e dell’arte barocca e deve il suo nome al Santo Martino che salvò i suoi abitanti dalle incursioni nemiche.
Per approfondimenti, potete leggere anche questo articolo.
Tra tutti i borghi della zona, Noci è forse il meno turistico, ma non per questo dovete perdere l’opportunità di visitarlo.
La cittadina è incastonata all’interno di un’area verde e il suo centro storico è un vero piacere per gli occhi.
Ma soprattutto Noci è famosa per la sua gastronomia e i suoi prodotti tipici: se siete da quelle parti passate al centro turistico locale e organizzate una gita in masseria, alla scoperta dei sapori locali.
Consiglio a chi è amante della geologia e in particolar modo delle grotte sotterranee, ma anche a chi è disposo a fare un vero e proprio “viaggio al centro della terra”, una visita alle Grotte di Castellana, nel comune di Castellana Grotte. La Grave e la Grotta Bianca vi lasceranno davvero senza parole.
A pochi chilometri da Castellana si trova Fasano, nella cui estesa selva vi è lo Zoo Safari – parco faunistico più grande d‘Italia ed uno tra i più grandi d‘Europa per numero di specie presenti. Meravigliosa meta per grandi, ma anche per piccini grazie a Fasanolandia, grande parco divertimenti all’interno della selva.
La Valle d’Itria tutta inoltre è costellata di masserie, per lo più didattiche, che offrono a visitatori singoli e gruppi, laboratori esperienziali, mostrando da vicino e poi direttamente varie fasi di lavorazione di oggetti tipici, raccolta di prodotti locali o preparazioni e degustazioni di prodotti genuini a km 0.
Se deciderete di alloggiare a Villa San Martino, preparatevi ad un’esplosione di piacere gastronomico grazie alle sapienti mani dei resident chef.
Da provare anche le numerose delizie offerte nel territorio: se siete amanti della carne non potete non assaggiare le bombette di Cisternino, degli involtini di carne di maiale farciti e impanati, un piatto semplicissimo al tempo stesso reso unico dalla bontà della materia prima.
Il capocollo di Martina Franca è un’altra specialità del luogo che merita una menzione particolare, così come la frittata di lampascioni, una specie di cipolla selvatica tipica della zona, che insieme alla purea di fave e cicoria è uno dei capisaldi della tradizionale cucina povera pugliese.
Impossibile non nominare le orecchiette con le cime di rapa, meglio ancora se le orecchiette sono preparate all’istante dalle mani sapienti delle signore pugliesi.